I monotremi sono i mammiferi primitivi e quindi i più antichi, ma i più specializzati, sono un ordine molto piccolo e sono rappresentati da due famiglie viventi: Ornitorinchidi e Tachiglossidi; con i tre generi ornitorinco, echidna e zaglosso. Sono chiamati in questo modo perché il loro canale intestinale e le vie urogenitali sboccano in una cloaca con un’unica apertura verso l’esterno; da qui il nome monotremi (dal greco μονός, unica, e τρημα, apertura). Abitano in Australia, in Nuova Guinea e in alcune zone della Tasmania; sono principalmente conosciuti per le loro caratteristiche primitive, tali animali sono infatti ovipari e non vivipari come tutti gli altri mammiferi. Sono animali tozzi, nuotatori o scavatori, dotati di arti abbastanza robusti, corti o medi, con i piedi posteriori piegati all’infuori. Il capo, privo del padiglione auricolare, con occhi piccoli, termina con un becco nudo e appiattito nell’ornitorinco, lungo, affusolato, ricoperto di pelle nell’echidna; i denti mancano nell’adulto. Il loro sistema di riproduzione è simile a quello di rettili e uccelli: depongono uova che possono essere incubate in un nido, come nel caso dell’ornitorinco, oppure in una speciale borsa cutanea, come nel caso dell’echidna. Le ghiandole mammarie dei monotremi non sono organizzate in vere e proprie mammelle, ma sboccano direttamente in campi ghiandolari. La temperatura del corpo è minore rispetto a quella degli altri mammiferi (circa 32 °C), e solitamente viene diminuita per risparmiare energia. Negli adulti i denti sono assenti: il muso termina con una sorta di becco e le zampe sono poste lateralmente al corpo. Hanno un cervello molto sviluppato, come nel resto dei mammiferi, ma non è presente il corpo calloso, cioè l’insieme delle connessioni nervose che collegano i due emisferi cerebrali. Sono animali a sangue caldo e sono ricoperti da uno strato peloso.
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